L’amianto può essere trattato anche con l’incapsulamento. Ecco che cosa c’è da sapere su questa procedura.
L’amianto è uno dei principali responsabili del mesotelioma, un tumore molto aggressivo che colpisce i polmoni. Le speranze di vita, purtroppo, sono molto basse. Le terapie odierne consentono di rallentare la malattia, ma non di eliminarla completamente. Negli ultimi anni, ci sono stati tanti interventi volti all’eliminazione di questo minerale. Il problema non è legato alla sua presenza, ma alle condizioni in cui si trova.
Le fibre, se inalate, possono raggiungere i polmoni e depositarsi al loro interno. Per questo, è importante agire con cognizione di causa. La bonifica delle aree incriminate non è l’unica soluzione possibile. Esiste anche l’incapsulamento che, ovviamente, comporta procedure diverse. Anche i costi cambiano.
Basta pronunciare la parola amianto per scatenare il panico. Questo minerale, usatissimo in passato, è altamente cancerogeno. Le fibre, di cui è composto, attraversano le vie aeree fino a restare intrappolate nei polmoni. Gli effetti si vedono dopo 25-30 anni con lo sviluppo di malattie aggressive come il mesotelioma.
La rimozione dell’amianto consente di ripulire le aree in questione, per renderle sicure e adatte all’uomo. Bisogna segnalare il problema alla ASL di competenza e attendere l’arrivo di una ditta specializzata che, adottando tutte le misure del caso, si attiverà per la sua eliminazione. Il costo è compreso tra i 14 e i 25 euro al metro quadro per superfici che non superano i 100 mq. In caso contrario, si aggira tra gli 8 e i 16 euro.
L’incapsulamento è un’altra delle opzioni disponibili. L’amianto non verrà eliminato, ma messo in sicurezza attraverso una copertura idonea che impedirà la dispersione delle fibre. Il prezzo è più basso rispetto a quello della rimozione perché raramente supera i 15 euro al metro quadro. La durata dell’intervento, però, ha un limite. Dopo cinque anni, bisognerà rivalutare le condizioni della zona e, se necessario, intervenire nuovamente.
L’obiettivo di queste due procedure è lo stesso: tutelare la salute pubblica. L’incapsulamento, sicuramente, è più vantaggioso dal punto di vista economico. Non è invasivo e si può portare a termine in poco tempo. Il rischio, tuttavia, è ancora presente.
I materiali devono essere controllati spesso, così da verificarne l’integrità. Eventuali deterioramenti possono esporre nuovamente le persone al pericolo. La rimozione, invece, seppur più costosa e invasiva, è risolutiva. La scelta varia in base alle esigenze personali e alla valutazione fatta dalla ditta.
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