Molti non sono call center ma truffe: come riconoscerle subito

L’Adiconsum ha lanciato l’allarme su un tentativo di truffa che si sta diffondendo significativamente in questo periodo: come riconoscerlo.

Il numero di tentativi di truffa ai danni dei consumatori aumenta ogni giorno di più. Oltre a quelle online, di recente si stanno sempre più diffondendo anche quelle telefoniche, metodo che prende il nome di vishing, unione dei due termini phishing (raggiro molto comune su internet) e voice (voce).

Truffa
Molti non sono call center ma truffe: come riconoscerle subito (Sanfrancescofondi.it)

Una situazione che ha spinto Adiconsum a lanciare l’allarme cercando di mettere in guardia tutti i consumatori: l’associazione, nel dettaglio, ha spiegato come riconoscere la frode dei finti call center, che sfrutta l’Intelligenza Artificiale, e come difendersi evitando di finire nella rete dei criminali.

Vishing, come riconoscere la truffa telefonica sempre più frequente: i consigli di Adiconsum

Non solo online, sono tantissimi gli strumenti utilizzati dai malviventi per mettere in atto frodi con l’intento di sottrarre denaro ai cittadini. Fra queste truffe, una si sta diffondendo particolarmente in quest’ultimo periodo. Si tratta del vishing, un metodo molto simile al phishing, ma che utilizza il telefono per ingannare le vittime.

Call center
Vishing, come riconoscere la truffa telefonica sempre più frequente: i consigli di Adiconsum (Sanfrancescofondi.it)

Sul punto è intervenuta l’Adiconsum che ha voluto fornire una serie di consigli per proteggersi da questi raggiri sempre più frequenti. L’associazione a difesa dei consumatori ha spiegato che, spesso, tutto parte da un falso messaggio, inviato via sms, email o piattaforme di messaggistica istantanea. Contrariamente al phishing, però, al malcapitato non viene chiesto di aprire nessun link, ma di chiamare un numero telefonico indicato nel messaggio. Una volta effettuata la chiamata, a rispondere saranno i truffatori o una voce registrata che chiederà all’utente di fornire i propri dati fingendosi l’istituto di credito della vittima, call center di aziende che propongono offerte di lavoro o le forze dell’ordine. Capita spesso anche che il primo contatto avvenga direttamente con una chiamata da parte dei criminali, a volte con numeri con prefisso estero, ultimamente quello spagnolo (+34).

I truffatori riescono, anche sfruttando l’Intelligenza Artificiale, a riprodurre voci umane molto realistiche che possono trarre in inganno gli utenti, i quali a quel punto potrebbero fornire informazioni sensibili. Il consiglio quando si ricevono chiamate o messaggi del genere, come accade con il phishing, è quello di non rispondere mai, ma soprattutto non fornire dati di carte di credito o conti correnti bancari che i truffatori utilizzerebbero per sottrarre denaro alle vittime. Le banche o le forze dell’ordine non contatteranno mai telefonicamente una persona e, soprattutto, non chiederanno mai di fornire loro dati sensibili al telefono.

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