Crescere con genitori emotivamente assenti può generare dei veri e propri traumi. Grazie alle dovute attenzioni, per fortuna, si possono superare.
La famiglia perfetta non esiste. È normale che, nel corso del tempo, ci siano litigi e incomprensioni. Il compito dei genitori è quello di cercare di dare ai figli tutti gli strumenti necessari per diventare autonomi. L’affetto, la comprensione e il rispetto non devono mai mancare. Questo gli consente di diventare il loro punto di riferimento. Purtroppo, però, le cose non vanno sempre in questo modo. Spesso, ci si trova davanti a famiglie disfunzionali dove il padre e la madre sono completamente assenti.
Non è facile crescere in questo modo, soprattutto se si ha un carattere sensibili. Alcuni individui sono certi di non potersi liberare del trauma subito a causa dell’enorme sofferenza. Fortunatamente, si possono mettere in atto alcuni validi meccanismi per superare il senso di abbandono. Non si deve necessariamente rinunciare a una vita serena e appagante.
Genitori assenti emotivamente possono causare ferite profonde: come superare il trauma
Relazionarsi con dei genitori assenti è quasi impossibile. I bambini, con il tempo, imparano a prendere le distanze da loro e a non considerarli più dei punti di riferimento. Tale consapevolezza lascia ferite profonde che, nel corso degli anni, continuano a bruciare. Queste persone si sentono sole, hanno una bassa autostima e credono di non meritare affetto.
In realtà, i pensieri in questione sono solo frutto degli errori commessi dagli adulti. È importante imparare a metabolizzare il trauma per superarlo e andare avanti. Restare nel passato non farà altro che dare più potere al dolore provato. Ci sono dei piccoli passi che si possono compiere per avviare il processo di guarigione.
Ecco che cosa fare:
- Spezzare i vecchi schemi: le persone traumatizzate tendono a rispondere sempre allo stesso modo alle situazioni. Si aspettano un cambiamento e quando non avviene restano delusi. Il primo passo per guarire è quello di provare a mettere in atto strategie diverse. Bastano delle piccole modifiche per cominciare a riempire la realtà di nuovi colori. Con il tempo, le abitudini positive non richiederanno più alcuno sforzo ed entreranno a far parte della routine di tutti i giorni
- Acquisire nuove consapevolezze: l’amore non deve essere visto come un privilegio, ma come qualcosa che tutti meritano. Si può trovare affetto anche in figure diverse dai genitori. Gli amici, il partner, i parenti e gli insegnanti, per esempio, possono trasmettere sentimenti positivi. Bisogna solo darsi una possibilità, senza chiudere il cuore al mondo
- Consultare uno psicologo: questo viaggio può aver bisogno del supporto di una persona esperta. C’è chi studia proprio per aiutare gli altri a superare le situazioni più dolorose. Affidarsi a queste figure non è motivo di vergogna. Al contrario, possono dare un contributo insostituibile
- Imparare a perdonare: si tratta di uno dei momenti più complessi dell’intero viaggio. Perdonare i propri genitori può essere difficile, ma solo così sarà possibile prendere davvero le distanze dalla propria sofferenza. Non è necessario avere fretta o forzare le proprie emozioni, deve venire naturale per essere reale
La soggettività ha un ruolo determinante in questo viaggio. C’è chi, una volta trovata la strategia giusta, impiega pochi mesi per riprendersi e chi, al contrario, ha bisogno di un supporto maggiore. Ciò non è legato al valore individuale, ma solo al modo di affrontare il trauma e alla percezione del mondo esterno. Non esistono casi disperati, tutti possono stare meglio e condurre una vita serena.