Sono tante le persone che soffrono di ansia, anche se non tutte lo ammettono, è bene però prestare la massima attenzione a cosa si dice quando si sta con loro.
La società in cui viviamo ci sottopone a pressioni continue e ci permette spesso di avere poco tempo libero, specialmente se ci si deve districare tra impegni di lavoro e familiare. I momenti in cui pensare a noi stessi sono pochi, soprattutto perché si sente la necessità di essere sempre all’altezza di ogni situazione, anche se farlo è tutt’altro che semplice. Questo è certamente uno dei fattori principali che può spingere le persone a soffrire di ansia, disturbo più diffuso di quanto si possa pensare, che può portare anche a perdere sonno la notte e che può portare a rinunciare a situazioni importanti per paura di sbagliare.
A volte si tende anche a non ammettere il problema, pensando che gli altri non siano in grado di capire del tutto quello che si percepisce o addirittura di essere discriminati per questo. In realtà, prenderne coscienza può essere il primo passo per stare meglio, ma è altrettanto importante l’appoggio delle persone care, che finiscono spesso per complicare la situazione con frasi inappropriate, ma di cui non si rendono conto.
Essere di conforto a qualcuno che non sta bene o che ha un disturbo come l’ansia può non essere semplice per tutti, nonostante sia qualcuno con cui si ha una conoscenza che dura da tempo. A volte infatti c’è il rischio di essere inopportuno e di pronunciare espressioni da cui si comprende come non si abbia la portata precisa del problema. Non è detto che lo si faccia volontariamente, ma l’effetto che si ottiene è opposto a quello desiderato.
Alcune espressioni apparentemente potrebbero sembrare rassicuranti, ma non lo sono per niente in chi sta affrontando una fase di profonda sofferenza, che è spesso costante. La psicologa Sarah Crispin ha scelto di dare consigli utili a chi si trova in questa situazione attraverso un post pubblicato sul suo profilo Instagram, in cui ha fatto riferimento ad alcune frasi che sarebbe bene assolutamente evitare. Vediamo di quali si tratta, così da evitare di ripetere l’errore.
Tutte queste espressioni, come si può dedurre manifestano una sottovalutazione del problema, cosa che chi soffre di ansia non ha bisogno di ascoltare perché fanno pensare che si stia inventato il suo malessere. Spesso si pensa che dire “Ne uscirai” possa far sentire più leggera la persona perché le si trasmette l’idea che quella fase brutta sia destinata a finire, per quanto sia vero a livello generale questo non vale per gli ansiosi, che pensano di essere finiti in un tunnel che è senza via di uscita. È molto più importante fare sentire al nostro interlocutore l’idea di poter contare sul nostro appoggio e lasciarlo libero di parlare se lo ritiene necessario, senza forzature di alcun tipo.
Anche se può sembrare quasi scontato è poi fondamentale evitare di uscire con espressioni come “Te la sei cercata” o “Se non avessi fatto quello non avresti questo problema“, come se il diretto interessato sia responsabile delle sue difficoltà. Non serve a niente fare ipotesi che ormai hanno poco senso, è molto meglio mostrare empatia e non mettersi su un piedistallo pensando di essere migliori.
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