Bonus infissi, quali sono le novità per il prossimo anno. Vediamo la procedura da seguire per avere l’agevolazione.
Gli infissi non sono esclusivamente un elemento di arredamento o una componente delle finestre. Rappresentano ormai una parte essenziale del sistema di isolamento e di illuminazione della casa. Non è un caso che la tecnologia di realizzazione degli infisso è sempre più avanzata in termini di materiali utilizzati e di soluzioni costruttive.
Una serie di infissi aggiornata e in grado di svolgere al meglio la funzione di isolamento, insieme ad altre soluzioni edilizie e architettoniche, può garantire dei notevoli risparmi in termini economici. Proprio per spingere le famiglie a modificare e installare nuovi infissi in casa, sono previste una serie di agevolazioni fiscali, finalizzate proprio a rendere la spesa più accessibile a tutti.
Le procedure dei bonus infissi 2025
Vediamo quindi quali sono le possibilità da sfruttare per i contribuenti che vogliono cambiare gli infissi di casa, ottenendo le agevolazioni di Stato. Una delle prime opportunità è rappresentata dal bonus ristrutturazioni finalizzata a lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento.
Il bonus per le ristrutturazione per il 2025 consente delle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi pari al 50 per cento della spesa sostenuta, fino a un tetto massimo di 96mila euro. I lavori sono riferito alla prima casa. Il prossimo anno infatti la sostituzione degli infissi della seconda casa con questo bonus consente un’agevolazione pari al 36 per cento delle spese, con una soglia di 48mila euro. In ogni caso la detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
Altra agevolazione da sfruttare anche per il 2025 è il cosiddetto ecobonus, valido anche per la sostituzione e l’installazione di nuovi infissi. Essendo queste spese finalizzate al risparmio energetico e all’isolamento acustico, i lavori per i nuovi infissi rientrano in quelli agevolati dall’ecobonus. La detrazione è del 65 per cento, ripartita in dieci rate annuali di pari importo da richiedere con la dichiarazione dei redditi.
Tutte le spese devono essere effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili (bonifici, carta di debito o credito), indicando sempre causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, numero di partita iva o codice fiscale di chi riceve il pagamento, numero e data della fattura emessa. Anche in questo caso la detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
Da valutare anche la possibilità di fruire del superbonus, anche se con detrazione largamente rimaneggiata al 65 per cento. La sostituzione degli infissi deve essere inserita in lavori trainanti, n questo caso, che garantiscano la crescita di almeno due classi energetiche dell’edificio.
Ora c’è anche da usufruire del bonus prima casa: ecco a chi è riservato.