È possibile avvalersi del bonus prima casa per coloro che hanno le proprie abitazioni distrutte dal sisma: tutti i dettagli di questa novità.
Acquistare una residenza costituisce, sempre, un passo importante della propria vita. E perché venga realizzato tale desiderio, giunge in soccorso il bonus prima casa, un’agevolazione fiscale che promette notevoli vantaggi economici seppur altrettanti requisiti da rispettare.
Tra questi, la condizione imprescindibile è la destinazione della stessa dimora ovvero uso abitativo. Tuttavia ve ne sono ulteriori a cui non si può sfuggire come, per esempio, l’assoluta e unica titolarità – si escludono seconde o terze case. Infine fondamentale stabilirne l’ubicazione ove si ha la residenza.
Ebbene, alle regole sopra descritte è prevista una deroga da non sottovalutare: la possibilità per coloro che hanno subìto danneggiamenti, a causa dei terremoti, di usufruire dell’incentivo. Una novità introdotta dal bonus prima casa di cui trapelati i primi dettagli. Ora cambierà tutto.
Bonus prima casa, novità: arrivano tanti soldi per i terremotati
Come precedentemente affermato, il bonus prima casa è concesso a coloro che acquistano un immobile adibito a prima abitazione. Ciò comporta l’imposta di registro al 2% se la compravendita avviene privatamente oppure l’IVA al 4% se acquistato presso una ditta.
Menzionati anche i requisiti grazie ai quali poter ottenere il beneficio, aggiungendo l’ultimo importante presupposto: la casa stessa non deve appartenere alle categorie di lusso. Si voglia ribadire la sola titolarità della residenza per la quale si richiede il bonus e, rilevante, non averne usufruito prima.
Poste in evidenza queste premesse, esiste, però, un’eccezione che potrebbe ribaltare la situazione: è vero, non bisogna risultare proprietari di altre case, tuttavia se la propria è stata colpita da un evento sismico si può acquistare un altro immobile, avvalendosi nuovamente del beneficio, senza vendere la prima abitazione – la regola generale dispone il limite di 1 anno per cedere, nel caso, la precedente dimora.
Naturalmente, perché si dimostri l’effettivo danno subìto, perentorio un certificato di inagibilità dell’immobile medesimo, emesso dalla pubblica autorità. Dunque valutare (e nel caso confermare) l’assoluta inidoneità, secondo determinati criteri oggettivi. Difatti deve trattarsi di un impedimento che ha portato il proprietario a orientarsi, inevitabilmente, sull’acquisto di un’altra casa.
Quindi, riassumendo: solitamente il bonus prima casa lo si può richiedere solo una volta e in base a specifici requisiti tra cui l’unicità della titolarità. A tale disposizione si deroga prevedendo la possibilità ai terremotati di comprare una seconda abitazione, rimanendo esclusivi proprietari di quella antecedente, attraverso l’erogazione del bonus. Ad una condizione: previa verifica della sua inutilizzabilità.