I permessi legge 104 consistono in giorni retribuiti e coperti da contribuzione figurativa concessi al lavoratore.
Si tratta di permessi di tre giorni al mese e rappresentano, per i lavoratori disabili o caregiver (coloro che assistono un familiare con handicap grave), un importante strumento di supporto.
La normativa prevede che i tre giorni di permesso legge 104 possono essere anche fruiti in ore. Questa misura permette ai lavoratori una maggiore flessibilità nella gestione di assistenza e attività lavorativa. Permette di conciliare la carriera lavorativa e la famiglia.
Permessi 104: troppe richieste creano criticità all’azienda e al sistema previdenziale
Sempre più lavoratori chiedono i permessi legge 104, dal 2005 a oggi, le richieste sono passate dallo 0,26% al 2,3%. Il fenomeno è giustificato dall’invecchiamento della popolazione, cresce il numero di anziani che hanno bisogno di assistenza continua. Il prolungamento dell’aspettativa di vita comporta limitazioni cognitive e fisiche.
Secondo un report dell’ISTAT nel 2021, il 10,6% degli over 65 incontrava limitazione nel compiere atti di vita quotidiana. Più si va avanti con l’età, maggiori diventano le limitazioni. Il report evidenza che gli over 74 incontrano limitazioni fino al 20%.L’ISTAT riporta la necessità di un’assistenza continua ai familiari con disabilità grave. Il report evidenza anche uno scenario diverso, che riguarda la disparità di genere. Infatti, le donne lavoratrici tendono a chiedere l’utilizzo dei permessi in misura maggiore rispetto agli uomini.
L’incremento delle richieste per permessi legge 104 ha creato molte criticità, anche se rappresenta una necessità reale che permette ai lavoratori di occuparsi dei propri cari senza rinunciare allo stipendio e alla contribuzione per la pensione. Infatti, i permessi legge 104 permettono di ottenere nelle ore di assenza lavorativa, i contributi figurativi da parte dell’INPS utili per la misura e per il calcolo della pensione.
Tuttavia, esistono delle criticità reali, che si identificano nelle enormi richieste dei permessi. I lavoratori per poter usufruire delle agevolazioni legate alla legge 104, devono rispettare determinate condizioni: orari e presentare una documentazione adeguata. Dal lato dei datori di lavoro, in particolar modo le piccole aziende, potrebbero trovarsi in difficoltà, in presenza di molte richieste di permessi legge 104, specialmente se il lavoratore che li chiede riveste un ruolo chiave in azienda. Da premettere che nessun datore di lavoro può negare al lavoratore, i permessi previsti dalla legge 104 per dare assistenza al familiare con handicap grave. Nessuna motivazione è valida per il diniego dei permessi.
Tuttavia, il fenomeno è in forte crescita e potrebbe creare grosse criticità sia al sistema aziendale che previdenziale, spingendo le istituzioni a rivedere la norma. Per arginare le difficoltà, si studia la possibilità di puntare sulle politiche welfare aziendali che potrebbero affiancare i permessi legge 104. Ad esempio, politiche di telelavoro, in modo da ridurre i costi e permette al lavoratore di assistere il familiare con maggiore autonomia.