Buone notizie per chi ha contratto debiti con il fisco, a quanto pare la nuova rottamazione quinquies sarà applicata anche a bollo auto e multe stradali.
La pace fiscale voluta dall’attuale governo ha fatto sì che una buona parte dei debiti che i contribuenti avevano contratto con il fisco nel corso degli anni fossero recuperati. La legge sulla pace fiscale ha cancellato quei debiti inferiori a mille euro contratti tra il primo gennaio del 2000 ed il 31 dicembre del 2015.
Per i debiti successivi è stata applicata la rottamazione, ovvero la possibilità di saldare il dovuto senza gli interessi maturati nel corso degli anni. Tale provvedimento consente anche di decidere se saldare tutto in un’unica soluzione oppure pagare in 18 rate mensili senza interessi aggiunti.
Grazie alle quattro rottamazioni finora approvate è stato possibile saldare i debiti che vanno dall’1 gennaio 2000 (salvo quelli inferiori a 1.000 euro fino al 2015) al 30 giugno 2022 a condizioni agevolate. Se dovesse essere approvato l’emendamento a prima firma Claudio Lotito che è giunto alle camere in questi giorni, ci sarà la possibilità di includere anche i debiti relativi al periodo d’imposta 1 luglio 2022 – 31 dicembre 2023.
Rottamazione quinquies sul solco della quater: compresi anche multe stradali e bollo auto
Stando a quanto emerso sull’emendamento, la nuova rottamazione non sarebbe altro che un’estensione di quella attualmente in vigore e dunque le regole stabilite dall’articolo 1, commi da 231 a 252, della legge di Bilancio 2023 verranno automaticamente estese ai debiti contratti con il fisco fino al 31 dicembre del 2023.
Salvo cambiamenti in fase di discussione parlamentare, dunque, c’è motivo di credere che le condizioni favorevoli di saldo dei debiti non riguarderanno solo quelli contratti direttamente con l’Agenzia delle Entrate, ma anche quelli relativi alle imposte e alle sanzioni dovute alle agenzie di riscossione regionali e comunali.
Ciò implica che nella rottamazione siano compresi anche i debiti derivanti dal mancato pagamento del bollo auto (solitamente dovuto alla regione di appartenenza) e delle multe stradali (che invece vengono pagate al comune di residenza). Va precisato in ogni caso che l’approvazione definitiva dell’emendamento non comporterà uno stralcio dei debiti.
Nel caso del bollo auto e delle multe, dunque, chi vorrà approfittare della rottamazione dovrà pagare la somma dovuta in origine più le spese di notifica e quelle per le procedure esecutive che comunque non comporteranno un grosso aumento della somma finale. Ciò che viene cancellato dunque è il tasso d’interesse generato dalla mora.
Chi deciderà di aderire avrà tempo fino al 31 luglio del 2025 per pagare a condizioni vantaggiose, anche in questo caso con la facoltà di scegliere tra la soluzione unica e le 18 rate.