Il prossimo anno dovrebbe tornare il bonus turismo, con una novità. Ecco in cosa consiste, chi ne ha diritto e quali sono i vantaggi di questa agevolazione.
Ottime notizie per il settore turistico. La manovra di Bilancio proroga il bonus turismo, norma già in vigore per il 2024 – ma soltanto per il primo semestre dello scorso anno – che è destinata a essere riproposta anche nel 2025, ma con una significativa novità che farà felici i potenziali beneficiari.
Con la proroga del bonus turismo il governo Meloni mira a un duplice obiettivo: il sostegno dell’occupazione, da un lato, e dall’altro l’aiuto al comparto del turismo, un settore afflitto da una ormai cronica carenza di personale. La novità presente nella proroga della misura insisterà soprattutto sull’estate in modo da potenziare al massimo questi due obiettivi.
Nel periodo estivo infatti la domanda di manodopera del turismo e nelle attività ricettive si impenna. Vediamo dunque in cosa consiste il bonus turismo e quali sono i vantaggi dell’agevolazione per chi opera nel settore turistico.
Bonus Turismo, proroga nel 2025: di cosa si tratta e qual è la novità
Il bonus turismo riconosce ai lavoratori del settore turistico un trattamento integrativo speciale nel campo del lavoro straordinario e notturno. La misura – già in vigore, come detto, nei primi sei mesi del 2024 – verrà prorogata senza sostanziali modifiche. A cambiare sarà invece la durata del bonus, che il prossimo anno coprirà i primi nove mesi del 2025.
La misura è destinata ai lavoratori negli esercizi di alimenti e bevande e delle imprese del settore turistico, inclusi gli impianti termali. A poter usufruire dell’agevolazione saranno soltanto i lavoratori con un reddito da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro nel periodo di imposta 2024.
In definitiva il bonus turismo consiste in un importo pari al 15% delle retribuzioni lorde pagate per il lavoro notturno e straordinario nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2025. Il bonus non andrà a formare il reddito imponibile e potrà essere erogato anche successivamente alla prestazione lavorativa, a condizione che venga liquidato entro i termini del conguaglio di fine anno.
Per vedersi riconoscere il bonus turismo il dipendente dovrà presentare richiesta scritta al datore di lavoro. Nella richiesta il lavoratore dovrà autocertificare il reddito percepito durante l’anno. Spetterà poi al datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, riportare nella CU il credito erogato per poterlo recuperare attraverso compensazione in Uniemens.
La proroga del bonus turismo per nove mesi nel 2025 si annuncia come molto più utile rispetto a quest’anno dove l’agevolazione – non coprendo la stagione estiva visto che si arrestava a giugno – non ha incentivato granché i lavoratori del turismo a prestare lavoro straordinario o notturno in estate (quando ce ne sarebbe più necessità a causa della presenza massiccia di turisti).