Buone notizie per le famiglie: arriva un bonus da 1000 euro per incentivare le nuove nascite. In cosa consiste e come fare per averlo.
Da tempo l’Italia geme sotto i rigori dell’inverno demografico, unico freddo che sembra insensibile al clima impazzito di questi anni caratterizzati da estati sempre più lunghe e da inverni sempre più corti. La natalità nel nostro Paese è ai minimi storici e ogni anno siamo costretti a registrare un nuovo record negativo.
Per trovare l’ultimo anno che ha assistito a un incremento delle nascite bisogna risalire al 2008. Lo scorso anno sono nati 379 mila bambini, vale a dire 147 mila in meno rispetto al 2022. Secondo i dati provvisori il calo demografico è proseguito anche nel 2024: tra gennaio e luglio le nascite registrate sono state 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
Avere e crescere un figlio in Italia costa parecchio. Stando ai dati di Bankitalia ogni famiglia italiana spende mediamente 645 euro al mese per un figlio, dalla nascita fino al compimento dei 18 anni. Lo sa bene il governo Meloni che ha pensato di varare il bonus nascite, un incentivo di 1000 euro per i neogenitori. Ecco in cosa consiste e come ottenerlo.
Partiamo da cosa non sarà il bonus nascite: non sarà una nuova carta prepagata da spendere solo per fare certi acquisti (tipo la carta acquisti ADI). L’importo arriverà direttamente al genitore che potrà usare i soldi come meglio crede. Il bonus nascite sarà un assegno una tantum (esentasse) da 1000 euro erogato dall’Inps.
I genitori potranno farne richiesta dal prossimo anno e i soldi arriveranno il mese successivo alla nascita o all’adozione del bambino. Altra cosa utile da sapere: il bonus nascite è compatibile con altre forme di supporto per le famiglie (come l’Assegno Unico universale o il bonus Nido). Altro requisito, come accade di norma con i bonus, è quello relativo all’ISEE.
Potranno chiedere il bonus nascite le famiglie con ISEE non superiore a 40 mila euro annui. Il limite ISEE non terrà conto del valore dell’Assegno unico presente nella Dsu. La procedura per fare richiesta ancora non è stata attivata dall’Inps. Dovrebbe essere online già nei primi mesi del 2025.
Potranno richiedere l’agevolazione non solo i cittadini italiani, ma anche quelli di altri Stati Ue e di Paesi non Ue residenti in Italia con permesso di soggiorno europeo per soggiornanti di lungo periodo, così come i titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o ricerca per più di sei mesi.
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