Cosa succede se, dopo aver comprato casa, ci si rende conto che è in atto un abuso edilizio? La legge parla chiaro in merito.
L’acquisto di una casa è un traguardo molto importante, soprattutto in un periodo in cui sempre più persone si trovano in difficoltà nel riuscire a comprare un immobile. Eppure non mancano i casi in cui quello che poteva sembrare un vero e proprio affare si rivela il contrario. Come comportarsi se ci si ritrova davanti ad un abuso edilizio?
Il mercato immobiliare sta attraverso una fase alquanto delicata, caratterizzata da un calo delle compravendite. Per quanto l’acquisto di una casa sia visto come un obbiettivo fondamentale da gran parte delle persone, riuscire a comprarne una non è affatto semplice. L’aumento dei tassi di interesse rende i mutui più costosi e, insieme alla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, fa sì che sempre meno cittadini abbiano le disponibilità economiche necessarie per comprare un immobile.
Fortunatamente esistono i bonus per l’acquisto della prima casa, che riconoscono una serie di agevolazioni per gli acquirenti e possono essere di molto di aiuto, in particolare per i più giovani. Ma cosa fare nel caso in cui ci si dovesse accorgere di aver comprato un immobile che, in realtà, è abusivo? Quali rischi si corrono? La legge è alquanto chiara al riguardo.
Abuso edilizio nella casa acquistata, come riconoscerlo e cosa fare
Cerchiamo, innanzitutto, di comprendere cosa s’intende con il termine abuso edilizio. Questo viene utilizzato nelle situazioni in cui un’abitazione è stata costruita senza rispettare le norme in vigore. Si tratta di un illecito amministrativo a tutti gli effetti, che si verifica quando gli interventi vengono effettuati in assenza del titolo abilitativo necessario oppure non attenendosi al progetto precedentemente autorizzato, o ai criteri della normativa.
Per accertarsi che l’immobile acquistato sia abusivo, è possibile fare una serie di verifiche. Controllare se la casa sia dotata di un titolo abitativo (ovvero la procedura tramite la quale l’amministrazione comunale fornisce l’autorizzazione alla sua costruzione) è il primo passo. Lo stesso vale per la regolarità urbanistica dell’immobile, dando un’occhiata al progetto che è stato presentato presso il Comune di riferimento.
Infine c’è la visura catastale, che può essere consultata per capire se i dati catastali dell’immobile e i suoi proprietari coincidono. Se un immobile è abusivo, sono previste sanzioni penali (che possono essere una multa o, nei casi più gravi, l’arresto) e amministrative per coloro che vengono riconosciuti come i responsabili dell’illecito (tra cui il committente, il titolare del permesso di costruire, il direttore dei lavori e il costruttore). La casa potrebbe addirittura essere demolita o acquisita dal patrimonio comunale.