Pensioni: diventano 3 le finestre per le domande, anche per i precoci

Novità pensioni 2025, il Decreto Lavoro aumenta a 3 il numero delle finestre per le domande di accesso al trattamento coinvolgendo i precoci.

Il Senato è in fase di valutazione del Disegno di Legge sul lavoro approvato dalla Camera dei Deputati. Concentriamoci sull’articolo 29 che contiene disposizioni sull’APE Sociale e la pensione per i precoci.

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Pensioni: diventano 3 le finestre per le domande, anche per i precoci – sanfrancescofondi.it

Il 9 ottobre 2024 la Camera dei Deputati ha approvato il DL Disposizioni in materia di lavoro e lo ha trasmesso al Senato della Repubblica. Nel corso dell’esame parlamentare il disegno di Legge è stato notevolmente modificato e contiene ora 34 articoli. Trattano della sicurezza sul lavoro, della cassa integrazione, della somministrazione di lavoro e dello smartworking ma anche dei contratti misti e di apprendistato nonché del periodo di prova.

Un passaggio del Decreto si sofferma sulla pensione anticipata per i precoci. Questi sono i lavoratori che hanno accumulato minimo un anno di contributi prima del compimento dei 19 anni. Sappiamo che hanno una pensione dedicata raggiungibile con 41 anni di contributi a condizione che appartengano ad una categoria dell’APE Sociale (Invalidi al 74%, disoccupati, caregiver da almeno sei mesi e addetti alle mansioni gravose). Il Disegno di Legge aumenta a tre le finestre di presentazione delle domande di pensionamento.

Tre finestre di pensionamento per i precoci: novità del Decreto Lavoro

La proposta è di unificare la presentazione delle domande di accertamento dei requisiti per l’accesso all’APE Sociale (63 anni e cinque mesi di età e 30/36 anni di contributi) e alla pensione anticipata per i lavoratori precoci. Ad oggi quest’ultimi possono inoltrare domanda entro il 1° marzo e il 30 novembre dell’anno corrente mentre i lavoratori che vorrebbero andare in pensione con l’APE Sociale devono agire entro il 31 marzo, 15 luglio e 30 novembre.

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Tre finestre di pensionamento per i precoci: novità del Decreto Lavoro – sanfrancescofondi.it

L’idea è di allineare i due scivoli permettendo ai precoci di approfittare di una data in più. Le altre caratteristiche delle misure non cambierebbero. Ricordiamo che a differenza dell’APE sociale la pensione per i precoci non si rivolge a chi ha lavorato 18 mesi negli ultimi 36 mesi rimanendo poi disoccupato per la scadenza di un contratto a termine.

I precoci, poi, hanno una finestra di tre mesi in condizione di inoccupazione dal termine della disoccupazione e meno categorie rientranti tra i lavori gravosi. Un vantaggio della pensione precoci rispetto l’APE Sociale è che la misura è strutturale mentre l’APE scade a fine anno (c’è già la proroga fino al 31 dicembre 2025). In conclusione, se il disegno di Legge verrà approvato anche dal Senato i precoci potranno approfittare di tre scaglioni annuali per la presentazione della domanda di riconoscimento dei requisiti per il pensionamento.

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