La normativa prevede che il contribuente possa ottenere una detrazione nel 730 per un familiare non a carico, ecco in quali casi.
Per poter detrarre certe spese, riferite a un familiare non a carico, è fondamentale seguire una procedura specifica. In generale, è necessario archiviare con precisione tutti i documenti di spesa pertinenti, e dunque fatture, ricevute o scontrini. Tali documenti fiscali devono essere “parlanti“: devono cioè riportare il codice fiscale del familiare.
Nel momento in cui bisogna redigere la dichiarazione dei redditi è poi possibile inserire le spese sostenute per il familiare non a carico nella sezione dedicata. Ma bisogna esprimere chiaramente che si tratta appunto di un familiare non a carico. Dal punto di vista fiscale, si tratta di una persona che, pur appartenendo al nucleo familiare o essendo un parente stretto, ha un reddito annuale superiore alla soglia stabilita dalla legge per essere considerato a carico.
Nel 2024 la soglia è di 2.840,51 euro per i maggiorenni e di 4.000 euro per figli di età inferiore ai ventiquattro anni. Superando questi limiti di reddito, il familiare non può di norma essere incluso nelle detrazioni fiscali per carichi di famiglia.
Eppure, alcune spese specifiche sostenute per questi familiari non a carico (per esempio un genitore) possono comunque essere detraibili. Le detrazioni previste valgono innanzitutto per le spese sanitarie (farmaci, ricoveri, analisi, eccetera). E la detrazione sul 730 per il familiare non a carico può essere del 19% se il soggetto è affetto da patologie riconosciute come esenti dal pagamento del ticket sanitario o è incapace di lavoro e non paga l’IRPEF.
Lo stesso vale, ovviamente, per le spese sostenute per l’assistenza personale di familiari non autosufficienti, come gli stipendi per badanti od operatori socio-sanitari o le rette per una casa di riposo. L’altra spesa detraibile è per le spese funebri. Tutte queste detrazioni sono regolate dal Testo Unico Imposte sui Redditi (TUIR) e devono essere documentate con certificazioni sanitarie rilasciate dall’azienda sanitaria locale.
Nel modello 730, tutte queste spese detraibili vanno indicate nel rigo E1, colonna 2, oppure nel rigo RP1, colonna 23. Dopo aver inserito l’intero importo delle spese sostenute documentabili, bisogna soltanto inviare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza. Attenzione: le spese sanitarie sostenute per un familiare non a carico con patologie esenti possono essere detratte dall’imposta lorda fino a ridurla a zero. Ma se l’importo delle spese detraibili è superiore all’imposta dovuta, non si riceve un rimborso per l’eccesso. In pratica, il contribuente può ridurre il carico fiscale a zero, ma non oltre.
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